Fedora è una distribuzione fortemente orientata all’ambito Desktop. L’interfaccia originale è quella di GNOME 3 ma è possibile installare la distribuzione con il proprio desktop manager preferito oppure installarli tutti, nel caso in cui la macchina sia condivisa tra più utenti, ognugno con le proprie preferenze.
Per installare il desktop manager che preferiamo è sufficente dare il comando:
# yum groupinstall "Nome Desktop"
GNOME 3.8
Partiamo quindi da GNOME, arrivato alla release 3.8. Le caratteristiche sono un aspetto molto gradevole e una perfetta integrazione tra il desktop e le applicazioni.
Funziona in due modalità: quella standard, secondo me molto orientata al mondo touch (lo sapete che fedora 19 è già uscito per Nexus 4? 😉 ) e la modalità classic, molto simile al compianto GNOME 2 e che verrà tra l’altro utilizzata in RHEL 7.
Comunque la modalità classic è null’altro che un tema modificato, quindi manteniamo tutti i vantaggi di avere un software moderno.
KDE 4.10 Plasma Workspace
Altro grosso Desktop Manager dedicato agli utenti poco smanettoni che si lasciano tentare dall’interfaccia gradevole è KDE.
Sembra proprio che il mondo vada sempre più verso i dispositivi mobili. Anche KDE sembra disegnato per girare su uno smartphone o tablet e in questa release migliora proprio il supporto a questo tipo di dispositivi, migliorandone integrazione e performance.
LXDE e Xfce
Due Desktop Manager minimali adatti a tenere in vita macchine più datate: LXDE e Xfce.
Minimali, per qualcuno meno accattivanti di gnome e kde, ma sono ricchi di funzionalità e tool, e rendono i vostri desktop leggeri, conservando risorse per le altre applicazioni.
Cinnamon
Anche la modalità “classic” di GNOME 3 non vi ha soddisfatto? I nostalgici del GNOME 2 dovrebbero provare Cinnamon, un desktop manager forkato da GNOME 2, aggiornato dal team di mint.
Sugar
Pensiamo anche ai bambini! Sugar è il desktop manager nato nel progetto “One Laptop Per Child”, un progetto dedicato alle scuole dei paesi in via di sviluppo, progetto da sempre legato a Red Hat e al FedoraProject. L’obiettivo è quello di produrre portatili a bassissimo costo che possano essere acquistati tramite donazioni e portati nelle scuole.
L’interfaccia grafica, per l’appunto sugar, è molto semplificata per poter essere utilizzata anche dai bambini. Inoltre quando una macchina è connessa in rete e trova altre macchine sugar l’interfaccia mostra gli altri bambini vicini e permette di scambiare con loro file, giocare e lavorare collaborativamente.