Hai delle domande?
In questa sezione potrai trovare le risposte
Cominciamo con una premessa importante: se cerchi i corsi e gli esami di certificazione dove avendo pagato la fee di iscrizione ti deve essere garantito il successo all’esame, o se credi che basti imparare a memoria qualche centinaio di risposte alle domande di un quiz, beh allora non venire a fare i corsi e gli esami Red Hat.
Se invece vuoi imparare DAVVERO la tecnologia, con istruttori appassionanti e preparati, allora la nostra formazione è ciò che fa per te!
A questo link https://extraordy.com/calendario trovi le date e la descrizione del tuo prossimo esame.
Se,oggi, tutti gli esami di certificazione Red Hat non hanno pre-requisiti per essere sostenuti, lo stesso non vale per le certificazioni.
Questo significa che se, ad esempio, un candidato sostenesse con successo l’esame EX300 per la RHCE senza avere “in mano” una certificazione RHCSA current, questo non garantirebbe la certificazione ma solo un Certificate of Expertise che si trasformerà in certificazione solo al momento in cui lo stesso candidato supererà l’esame EX200 per la RHCSA, che è un pre-requisito della certificazione RHCE.
Dipende dal corso, in ogni caso si può partire da una conoscenza pari a zero dell’argomento.
Ad esempio se non si ha esperienza su Linux si può iniziare dal corso RH124 System Administration I.
In ogni caso è possibile fare un Red Hat Training skills assessment alla pagina https://www.redhat.com/rhtapps/assessment/, oppure contattare noi di EXTRAORDY per parlare con un istruttore.
Quasi tutti i corsi ufficiali Red Hat si articolano in quattro giorni, tranne qualche rara eccezione. Verranno tenuti i soliti orari, quindi, dalle 9:00 alle 17:00 o 17:30, dipende da quanto allineati con il programma del corso. È prevista un ora di pausa pranzo intorno alle 13.00.
Durante il corso si segue un programma diviso in UNIT, i capitoli del manuale che ogni studente avrà in dotazione. Al termine di ogni UNIT c’è un laboratorio di prove pratiche hands-on, da svolgere sui PC dell’aula, che permetterà di toccare con mano la teoria appena studiata.
I laboratori sono davvero molto importanti per due motivi:
- tutto ciò che viene provato con la pratica ovviamente diventa una esperienza, uno skill acquisito.
- Tutti gli esami Red Hat sono performance oriented, quindi basati su prove pratiche che molto somigliano ai laboratori fatti durante il corso. Fare i laboratori sarà, quindi, il metodo migliore per prepararsi agli esami di certificazione.
EXTRAORDY che è la formazione ufficiale Red Hat, eroga 3 tipologie di corsi:
1. Corsi Open Enrollement – in aula
Ossia corsi programmati a calendario, aperti alle iscrizioni, erogati a Milano e a Roma.
Quando saranno i prossimi corsi ed esami?
Alla pagina https://extraordy.com/calendario trovi l’elenco completo con date e città.
2. Corsi OnSite
Il corsi OnSite sono perfetti per i Clienti che devono formare un team di lavoro nella propria azienda e che hanno la necessità di poter scegliere le date dei corsi, così da avere un istruttore dedicato per il team (che deve essere composto da almeno 6 persone).
3. Corsi in Virtual Training
Corsi in real-time erogati in un ambiente virtuale ma con gli stessi contenuti e gli stessi laboratori che si avrebbero frequentando il corso in aula. I corsi in Virtual training possono essere seguiti da casa o dal proprio ufficio a seguito di un apposito test della connessione.
Possiamo suddividere i corsi ufficiali Red Hat in 4 categorie:
1. Infrastructure – Enterprise Linux
La formazione Red Hat è nata nel 1999 con il primo corso RH300 su Red Hat Linux. I programmi di formazione si sono evoluti con una serie di corsi su RHEL per coprire tutte le esigenze, dai primi passi, come l’installazione fino al performance tuning per passare attraverso i cluster ed il datacenter automation. Da questo singolo corso si è arrivati agli oltre 50 corsi erogati oggi di cui la parte preponderante è sicuramente quella su Enterprise Linux.
2. Cloud
L’evoluzione passa attraverso la virtualizzazione e la scalabilità, e così accade anche per i corsi Red Hat che ampliano la propria offerta con i training e certificazioni su Virtualizzazione basata su RHEV e Cloud IaaS con OpenStack e PaaS con OpenShift ed i Linux Container.
3. Middleware – JBOSS
Sull’infrastruttura dobbiamo fare il deploy delle applicazioni. E le soluzioni middleware come JBoss sono la naturale evoluzione, e grazie al modello di business di Red Hat oggi abbiamo una ottima soluzione middleware Open Source che compete contro i colossi.
4. DevOps
L’innovazione più rapida con la metodologia DevOps. Per continuare a ricoprire un ruolo di rilievo nel mercato, le aziende devono essere reattive e capaci di lavorare in team. I servizi IT rivolti al consumatore creano delle aspettative e le aziende devono adattarsi velocemente per avere successo, ma quelle tradizionali non riescono a tenere il passo. Con la metodologia DevOps e il suo approccio “open” le aziende possono semplificare e accelerare l’erogazione di servizi IT. I risultati rivitalizzano il ruolo degli sviluppatori di software, aumentando il valore maggiore delle iniziative aziendali.
“Frequentare i corsi Red Hat, erogati in esclusiva da EXTRAORDY, e ottenere le relative certificazioni, ti fa entrare nell’élite dell’Information Technology”
Risponderemo a questa tua domanda mostrandoti qualche dato statistico sulla formazione ufficiale Red Hat:
- L’80% degli IT Manager crede che il training sia fondamentale nel successo di un progetto mission e business critical.
- Il 93% delle persone che hanno ottenuto una certificazione Red Hat (RHCP – Red Hat Certified Professionals) ritiene che l’approccio degli esami PERFORMANCE ORIENTED, cioè prove pratiche misurate sul risultato effettivo, garantiscono una migliore valutazione degli skill di un sistemista rispetto ad un test basato su domande a risposta multipla.
- L’84% delle persone che hanno ottenuto una certificazione Red Hat crede che questa abbia influito in modo importante nella loro carriera.
Esemplare, tra tutti, il caso di uno dei nostri studenti che ha fatto il corso Red Hat CL211 OpenStack Administration nell’Aprile 2015. Dopo aver fatto il corso ed aver superato l’esame EX210 RHCSA OpenStack, ha pubblicato con orgoglio su Linkedin la sua nuova certificazione. Quello che è successo poco dopo, grazie al profilo di Linkedin arricchito dalla certificazione, è stata una bella sorpresa per lui e non solo: è stato contattato ed assunto da Amazon ed ha trasferito tutta la famiglia a Dublino, non male vero?
“Tutto questo grazie alla ricerca del continuo e costante miglioramento che solo la formazione può dare.”
La via più comoda per capire quale corso scegliere è sicuramente la visione dei video tutorial che puoi trovare sulla nostra pagina Youtube: troverai vari video per molti dei corsi disponibili ed anche un video che spiega il percorso di formazione completo per Linux e virtualizzazione.Tutto questo al link: https://youtube.com/extraordy
Ne caso in cui non trovassi quello che stai cercando o se vuoi essere sicuro che quel corso possa davvero portare le tue competenze ad un livello superiore, allora la cosa più semplice da fare è rivolgerti ad un istruttore certificato Red Hat!
Per farlo puoi scrivere a redhat@extraordy.com chiedendo di essere messo in contatto con un istruttore per una valutazione delle tue competenze e delle tue necessità in relazione ai contenuti dei corsi ufficiali Red Hat che EXTRAORDY eroga in esclusiva.
I corsi Red Hat, erogati in esclusiva da EXTARORDY, si rivolgono in particolare a:
- Professionisti del mondo ICT.
- IT Manager.
- System Integrator.
- Consulenti IT freelance.
Con EXTRAORDY, che è la formazione ufficiale Red Hat, si può sostenere il solo esame senza dover, necessariamente, seguire il corso.
Questa opzione, tuttavia, non è consigliata perchè gli esami sono tutti performance oriented e cioè viene misurato il risultato di una prova pratica nella quale viene chiesto di installare, configurare e manutenere in produzione un ambiente su RHEL7: per questo fare il corso, con le sue prove pratiche ed i laboratori, è certamente il miglior modo per prepararsi al meglio all’esame.
Detto ciò, si può tranquillamente iscrivere al solo esame, ad esempio EX200 per la RHCSA, studiando su CentOS, che è 100% compatibile a livello binario. L’unica differenza con RHEL, sulla quale si fanno corsi ed esami, è lo SLA garantito dal pagamento della subscription (non è una licenza d’uso). Cosa che a te non serve per studiare.
Quindi conviene fare il corso o studiare da solo? Dipende da quanto tempo hai a disposizione.
Sul nostro sito ci sono tutti gli argomenti che saranno tema d’esame dell’EX200 per la RHCSA. Se hai tempo a sufficienza per studiare bene gli argomenti ed esercitarti, partendo da una conoscenza standard di Linux, puoi affrontare l’esame tranquillamente. Se non puoi dedicare qualche settimana (quante dipende solo dalla tua esperienza su Linux) di studio individuale intenso, allora ti consigliamo il corso RH135. Tutto qui.
Tre anni dall’ultimo esame superato. Ad esempio se faccio un EX200 e prendo la RHCSA, e decido di dare l’esame EX300 entro tre anni e lo supero, allora entrambe le certificazioni RHCSA ed RHCE saranno CURRENT fino allo scadere della RHCE. E quando questa scadrà dovrò rifare entrambi gli esami.
Una cosa furba da fare potrebbe essere la seguente: avendo le certificazioni RHCSA ed RHCE CURRENT sulla RHEL6 mi basterà fare il solo EX300 sulla RHEL7 (occhio che cambia davvero tanto rispetto alla RHEL6) per rinnovare tutto per altri tre anni.
Partiamo con il dire che gli esami Red Hat sono “performance oriented” e, cioè, misurano il risultato. Questo significa che il tema d’esame ci chiederà di installare, configurare e tunare – ovviamente l’argomento del nostro esame stesso – e
verrà misurato il risultato!
Non ci saranno domande alle quali rispondere ma cose da fare! Verrà testata l’applicazione pratica della nostra conoscenza sui sistemi. Avremo una macchina virtuale sulla quale testare simulare un ambiente di produzione reale e l’esame vuole valutare esattamente questo.
E come verrà valutato il risultato?
Si tratta di esami performance oriented quindi verrà misurato
esattamente il risultato richiesto nella domanda quindi, se il tema d’esame chiede di
installare un sistema in un determinato modo, verrà verificata esattamente questa cosa.
Facciamo un esempio molto banale: se il tema d’esame chiede che sia presente l’utente “pippo” sul sistema che abbia una specifica UID, verrà testato se sul sistema esiste l’utente tipo con quella specifica UID.
Una cosa alla quale fare molta attenzione è il tempo. Il tempo durante l’esame non è troppo e non è poco. E’ giusto quindi lo dobbiamo gestire nel miglior modo possibile.
Quindi il nostro approccio sarà avere un sistema operativo Linux davanti, un chiosco
nel quale sarà presente una macchina virtuale. Tutti i nostri laboratori, tutti i test, tutte le verifiche richieste dal tema esame verranno svolte sulla macchina virtuale. Avremo il tema d’esame presente su una pagina web e dovremo applicare tutte le richieste sulla macchina virtuale.
Attenzione: il nostro obiettivo durante l’esame è – ovviamente – certificarci. Per poter
superare un esame di certificazione dobbiamo ottenere un punteggio pari o superiore al 70%. Questo significa che dobbiamo focalizzarci fortemente sull’obiettivo maggiore o uguale 70 per cento. Non dobbiamo per forza fare il 100 per cento anzi cercare di fare troppo a volte può essere un problema dobbiamo focalizzarci in modo totale sul raggiungere il nostro obiettivo cioè fare un punteggio maggiore o uguale al 70 per cento.
Una volta completato l’esame – dopo tre giorni lavorativi americani – arriverà il
risultato. Arriverà un’email con il punteggio – su base 300 (quindi su 300 punti dovremo fare almeno 210 punti per superare l’esame) ed ovviamente il PASS o NOPASS. Insieme con il PASS (risultato) ci sarà il certification number e il PDF dell’attestato della certificazione.
Importante: fare i test di reboot! una cosa molto semplice e banale ma di una importanza fondamentale. Simulando un ambiente di produzione il sistema verrà testato dopo un reboot – come esattamente un ambiente di produzione reale – quindi dobbiamo assolutamente fare i test di reboot durante l’esame stesso e
sicuramente almeno un test di reboot negli ultimi venti minuti.